I testi giapponesi, anche se appartenenti a un mondo tanto diverso dal nostro, possono sempre suggerirci pensieri utili.

È il caso anche de “La leggerezza del poco” di Emiko Kato, designer giapponese che spiega perché “rinunciare al tanto, cercare il meno e preferire il bello”.

È una lettura valida in tante stagioni della vita. Alla base c’è la versione del sol levante de “la bellezza salverà il mondo”, la convinzione che uno spazio bello ed elegante è inevitabilmente connesso ad azioni e comportamenti belli ed eleganti (come dimostrato anche dall’occidentalissima teoria delle finestre rotte).

Seguono consigli per quando si organizza una nuova casa o per riordinare e eliminare il superfluo in una in cui si vive da anni.

Il pensiero che mi piace maggiormente portare via di questo libro, però, è che “se sprechiamo soldi possiamo recuperarli con altri guadagni, ma nessuno potrà mai restituirci il tempo sprecato”.  E  anche il tempo sprecato a tenere in ordine cose che non ci servono né danno vera gioia o quello sprecato per guadagnare soldi per acquisti privi di valore intrinseco, dettati dalle mode del momento e dal consumismo, a cui la cultura contemporanea ci spinge.

p.s. Nella foto ho accostato al volume due bicchierini da liquore primi novecento di vetro azzurro mare.  Sono belli, curati, eleganti e incredibilmente più piccoli di quelli che si usano attualmente; ben simboleggiano la moderazione, il rinunciare al tanto per preferire il bello.