Si, tre punte di formaggio Parmigiano al mese sono quelle che, mediamente, la mia famiglia consuma.

Tempo fa ho iniziato a censire quanti pezzi usiamo dei vari prodotti che fanno parte della nostra “dotazione base” di alimentari, detersivi, shampoo, etc.

Perché ve ne parlo? A cosa mi serve saperlo?  A cosa può servire? Come fare?

Recentemente abbiamo tutti visto le corse ai supermercati, gente che sembrava terrorizzata all’idea di rimanere senza beni di prima necessità e forse anche alcuni di voi si sono trovati in preda a questo terrore, ma la spesa folle, sotto la spinta della paura, raramente è quella che realmente corrisponde alle necessità.

Se so, per esempio, quanti tubetti di dentifricio usiamo in un anno (e ho il posto dove stivarli), quando sono in offerta, li compro e risparmio. Allo stesso tempo se mi assento da casa cinque giorni per lavoro so quanto latte fresco lasciare in frigorifero certa che, durante la mia assenza, non mancherà ma neppure ne andrà a male.

Conoscere i consumi permette di programmare gli acquisti, ottenere prezzi migliori, non riempire la casa di cose inutili che invecchiano, non rimanere sforniti di quanto ci piace avere a disposizione e anche organizzare dispense e ripostigli in modo corretto.

Come si può fare per esser sempre pronti e, nel caso non lo si sia, a comprare correttamente quanto serve?

Prima cosa si deve sapere cosa usiamo e quanto: quanto shampoo usate all’anno? Quante punte di Parmigiano Reggiano? Quanti rotoli di carta igienica?

Ci si deve abituare, in tempi normali, a contare. Si, a contare.  Uno dei metodi più semplici è quello di creare un elenco da mettere in cucina, magari vicino al calendario, nella stazione di comando e ogni volta che aprite una nuova confezione di un dato prodotto fare un segno nella riga di quel determinato bene.

A fine anno potrete contare e riportare nel vostro registro domestico i vari dati.

Semplicissimo! Così facendo non sarete mai più impreparati e non sprecherete soldi in prodotti inutili.