È il periodo delle vacanze sulla neve e quando i figli crescono iniziano a partire con sci club, amici, parrocchia o altre associazioni.

Ma quanta roba riuscirà a tornare a casa?

Niente panico! Con poche, semplici mosse anche il più distratto dei figli riuscirà a tornare a casa anche con il giusto numero di magliette termiche della Decatlon (che tutti hanno uguali e che spesso vengono risucchiate in buchi neri, ad anni luce dalla nostra galassia).

Primo: COINVOLGERE

Si, già dalla scuola primaria, la valigia non la deve fare il genitore da solo, ma insieme al giovane rampollo che impara, guadagna autonomia e vede le sue cose, le conosce in modo da averle fisse nella memoria.

Secondo: ETICHETTARE

Scrivere il nome, marcare ogni capo. Si può usare il pennarello indelebile, adatto ai tessuti e ai vari materiali o cucire etichette (i nastri con iniziali ricamate che si trovano nei mercatini di brocantage sono bellissimi). Così, quando sulle poltrone delle camere di albergo dei giovani ci saranno centocinquanta indumenti (non penserete che vostro figlio appenda tutto nell’armadio con ordine, vero?), ognuno saprà individuare quanto di sua pertinenza.

Terzo: FARE LA LISTA

Se volete dare la bacchetta magica a vostro figlio, per non perdere nulla, stilate un elenco di tutto quanto entra in casa nella valigia, in modo che, rifacendola prima del ritorno, possa rendersi conto subito se manca qualcosa e cercarlo.

Quarto: RESPONSABILIZZARE E PREMIARE

Spiegategli che se va via senza i genitori è perché è grande e i grandi sono responsabili della propria roba, perché perdere le cose significa buttare via i soldi. Se riesce nell’impresa, soprattutto la prima volta, lodatelo!